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Cranial demolition and reconstruction

 

Cranioplasty in one step

 

 

editors Bruno Zanotti, Angela Verlicchi, Pier Camillo Parodi
TOPICS in MEDICINE
Volume 16, Sp. Issue 1-4, March-December 2010
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Original articles

 

Skull lesions

R. Tarantino, P. Rocco, M. Cappelletti, R. Delfini

TOPICS in MEDICINE 2010; 16 (1-4).

PDF 863 KB

 

Abstract

 

SUMMARY: In this article we will analyze skull lesions, paying particular attention to clinical, radiological and histological characteristics, with therapeutic indications and prognosis. We divided the skull lesions into four groups according to the specific characteristics of each group in order to make this work more schematic and easy to understand. The groups are: 1) primitive lesions, 2) secondary lesions or metastasis, 3) infiltrating contiguous tumours 4) non-tumoral lesions. Primitive lesions: made up of both benign and malignant lesions, that originate from the skull tissues and therefore from a bone component, from the connective or vascular tissue, that together form the various elements of the skull. Osteomas and angiomas, the most frequent lesions, belong to this group. These lesions usually require a radical surgical treatment, for the en-bloc removal of the lesion. Secondary lesions: in this group are the metastasis that effect the bone secondarily, controlling these lesions is more complex and in strict relation with the fundamental neoplastic pathology with its stage of development; even their heterogeneous nature, because of their common characteristics will be discussed together. Contiguous lesions: these are lesions that do not originate from bone tissue, but from neighboring areas such as the cutis and the dura mater. The implication of the bones of the skull in these lesions is generally a secondary phenomenon, nonetheless the skull is included in the removal of these lesions both for a matter of radicality and to improve the prognosis; They are mostly meningiomas and skin tumours as basal-cell carcinomas and squamous cell carcinomas. Non-tumoral lesions: inflammatory pathologies and pathologies whose nature is still uncertain; nonetheless these lesions because of their clinical, radiological and histological characteristics are often part of the differential diagnosis with other lesions mentioned in the article.

KEY WORDS: Non tumoral lesions, Skull lesions, Tumors.

Lesioni della teca cranica

RIASSUNTO: In questo articolo prenderemo in considerazione le lesioni della teca cranica, ponendo particolare attenzione alle caratteristiche clinico-radiologiche ed istopatologiche, con uno sguardo alle indicazioni terapeutiche e alla prognosi. Abbiamo suddiviso le lesioni della teca cranica in quattro gruppi in base alle caratteristiche specifiche di ciascun gruppo al fine di rendere la trattazione più schematica e di facile comprensione. I gruppi indicati sono distinti: 1) lesioni primitive, 2) secondarie o metastasi, 3) lesioni infiltranti per contiguità e 4) lesioni non tumorali. Le lesioni primitive: comprendono lesioni benigne o maligne, che originano propriamente dai tessuti della teca cranica e quindi dalla componente ossea, dal tessuto connettivo o del tessuto vascolare che costituiscono insieme i vari elementi della teca cranica. Di questo gruppo fanno parte gli osteomi e gli angiomi che sono anche le lesioni più frequenti. Queste lesioni prevedono solitamente un trattamento chirurgico con intento di radicalità che implica la rimozione della lesione en-bloc. Le lesioni secondarie: comprendono le metastasi che interessano l’osso in modo secondario, la gestione di queste lesioni risulta più complessa, in stretta relazione con la patologia neoplastica di base e con il suo stadio di sviluppo; nonostante la loro natura eterogenea, a causa delle loro caratteristiche comuni verranno trattate insieme. Le lesioni per  contiguità: sono delle lesioni che non originano dal tessuto osseo, bensì dai distretti vicini come la cute e la dura madre. Il coinvolgimento delle ossa della  teca cranica da parte di queste lesioni, è generalmente un fenomeno secondario, tuttavia nella rimozione di queste lesioni si deve includere la teca cranica sia per motivi di radicalità che per migliorare la prognosi; si tratta prevalentemente di meningiomi e di tumori cutanei come carcinomi basocellulari e squamocellulari. Le lesioni non tumorali: comprendono, sia patologie infiammatorie, sia patologie per cui la diagnosi di natura risulta ancora incerta; tuttavia queste lesioni per le loro caratteristiche cliniche, radiologiche ed istopatologiche rientrano spesso nella diagnosi differenziale con le altre lesioni menzionate nell’articolo.

PAROLE CHIAVE: Lesioni non tumorali, Lesioni della teca cranica, Tumori.

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